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Da Siena a Spoleto: tra paesaggi, arte e storia alla scoperta delle città del Medioevo nell'Italia c

Un itinerario che punta dritto al cuore medievale dell’Italia centrale, che dall’incanto delle Terre di Siena, attraverso i panorami mozzafiato delle crete senesi, ci condurrà fino alle dolci colline della verde Umbria, alla scoperta delle città più importanti, fiorenti centri d’arte e di cultura, assaporando ogni km in sella alla nostra moto, da cui ammireremo i colori, le sinuose forme del paesaggio, cogliendo a pieno la straordinarietà di questi territori.
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immagine della tappa a Siena

Immagine di Siena

Il nostro tour su due ruote parte da Siena, gioiello dal fascino medievale intatto, dove iniziamo ad “assaggiare” l’emozione di una storia lontana secoli, che si respira ad ogni angolo, in ogni vicolo, piazza, strada. Una volta giunti a Siena dall’autostrada A1, seguiamo le indicazioni per il parcheggio coperto “Il Campo” (nei pressi di Porta Tufi), l’ideale per la nostra moto e per raggiungere velocemente Piazza del Campo, cuore medievale della città e location del famoso Palio che la anima ogni anno a giugno. Giusto il tempo di guardarci attorno per ammirare la meraviglia dei palazzi senesi che vi si affacciano - compresa la magnifica Torre del Mangia, il "campanile" laico del Palazzo Comunale (tra le torri antiche italiane più alte con 88 metri d'altezza) - e di una passeggiata nel centro storico, piccolo scrigno di tesori, e si riparte: le crete senesi chiamano e impossibile è per noi prolungare l’attesa.

immagine della tappa b Arezzo

Immagine di Arezzo

Lasciamo la bella Siena alla volta di Arezzo, seconda tappa del nostro viaggio. Prendiamo, quindi, la Strada Statale Senese Aretina SS73 muovendoci in direzione est per 65 km fino a raggiungere il centro cittadino. Straordinario è il panorama che ci accompagna per buona parte del tragitto: ai lati della strada si estendono km di crete, regalandoci l’emozione di un paesaggio quasi lunare, se non fosse per i bei casali che fanno capolino ricordandoci che siamo in terra toscana. Arezzo ci sorprende: è un piccolo salotto a cielo aperto e tra portici e chiese antichissime, custodi di pregevoli tesori di maestri di ogni tempo, schiude le proprie porte a noi, ignari finora della tanta ricchezza nascosta in questo piccolo centro non lontano dal confine con l’Umbria. Tra le tante chiese, due attirano la nostra attenzione. La prima è la Cattedrale di Arezzo, costruita a partire dal 1278, quindi in pieno Medioevo, su quella che è l’acropoli della città, il punto più alto e antico. Dedicata a San Donato qui è possibile ammirare nella navata sinistra un affresco raffigurante la Maddalena, opera di Piero della Francesca, uno dei più importanti artisti del Rinascimento italiano. Più o meno della stessa epoca (1275) è la Basilica di San Domenico ove è custodito uno dei maggiori capolavori d’arte duecentesca: il Crocifisso ligneo del Cimabue.

immagine della tappa c Città di Castello

Immagine di Città di Castello

Riprendiamo, quindi, la SS73 per 24 km, un piacevole rettilineo fiancheggiato da verdi colline. Superata la località Le Ville giriamo leggermente a destra sulla SS221. Pochi km e varchiamo il confine con l’Umbria raggiungendo Città di Castello, altro piccolo centro pieno di ricchezze di un passato ancora ben visibile nelle architetture che caratterizzano l’assetto urbano. Per conoscere da subito la storia medievale della città visitiamo la Pinacoteca Comunale, che ha sede nel Palazzo Vitelli alla Cannoniera. Qui possiamo godere della vista di opere di inestimabile valore artistico, tra cui lIncoronazione della Vergine, della bottega di Domenico Ghirlandaio e il Gonfalone della Santissima Trinità, di Raffaello Sanzio. Altro simbolo medievale in città è il Duomo di Città di Castello, in cui confluiscono anche elementi rinascimentali: il portale è gotico, la torre campanaria è romanica mentre la facciata è in stile barocco. Entrando rimaniamo stupiti dalla bellezza del pavimento con motivi geometrici, dalla preziosità della volta e dai colori vivi di stucchi e dipinti. Tra questi spicca la Trasfigurazione del Rosso Fiorentino, altro maestro della pittura cinquecentesca.

immagine della tappa d Perugia

Immagine di Perugia

Torniamo in sella e percorriamo la E45 per quasi 25 km fino a Umbertide, altro importante centro medievale dell’Alta Valle del Tevere. Da qui prendiamo la SS3bis fino a Perugia, una delle “regine” del Medioevo dell’Italia centrale. Il tragitto, per lo più rettilineo ci consente di ammirare un paesaggio ordinato e dai colori tenui, addolcito dalle belle colline che circondano il capoluogo umbro, verdissime in ogni stagione. Città universitaria e fiorente polo culturale Perugia ci accoglie. La nostra prima tappa è Piazza IV Novembre, costruita laddove un tempo sorgeva il foro romano.  Sulla piazza affacciano alcuni dei più importanti edifici cittadini, come Palazzo dei Priori (XIII-XV sec.): simbolo della cittadina umbra qui ammiriamo la Sala dei Notari con splendide pitture a tema biblico, mentre al primo piano la sala del consiglio comunale di Perugia custodisce sulla porta un affresco del Pinturicchio. Magnifica anche la Sala dell’Udienza del Collegio del Cambio, affrescata dal Perugino, aiutato dal suo “allievo”, il grande Raffaello. Ad attirare la nostra attenzione in piazza è anche la duecentesca Fontana Maggiore, un capolavoro decorato da 50 bassorilievi e 24 statue.

immagine della tappa e Bastia Umbra

Immagine di Bastia Umbra

A malincuore partiamo da Perugia: altri paesaggi e altri tesori ci attendono lungo la seconda metà del nostro percorso. Prendiamo via San Girolamo e superata la località Ponte San Giovanni proseguiamo sulla SS75 per 15 minuti. Attraversiamo il fiume Chiascio e siamo nel centro di Bastia Umbra, modesto borgo lungo la strada per Assisi. Una piccola sosta per visitare il Monastero Benedettino di Sant’Anna, la cui lunga storia ci affascina, e siamo nuovamente in sella per raggiungere la bella Assisi.

immagine della tappa f Assisi

Immagine di Assisi

Meno di 10 km sulla SS147, ammirando antichi casali di campagna e pecore al pascolo, ed entriamo nella Città della Pace, nonché Patrimonio Unesco. La città ci affascina perché in essa convivono due diverse anime: una benedettina e una francescana, che andremo a scoprire. Qui nel 1180 nacque San Francesco, figura emblematica del Medioevo nell’Italia centrale: tutto in città parla di Lui. Da Assisi parte, infatti, la Via Francigena, un percorso di arte, natura e fede che arriva fino a Roma ripercorrendo le tappe del cammino del Santo verso la Capitale. Oltre alla straordinaria duecentesca Basilica di San Francesco, al cui interno ammiriamo affreschi di Simone Martini, del Lorenzetti, di Cimabue e di Giotto, altro edificio religioso che ci incuriosisce particolarmente è la Chiesa di Santa Maria degli Angeli, costruita nel Cinquecento intorno alla Porziuncola del Santo Poverello. Per scoprire anche la presenza di San Benedetto ad Assisi, visitiamo l’antichissima Abbazia Benedettina di San Paolo, bellissima e ricca di opere, nonostante la sua grande semplicità architettonica, tipica dell’epoca. Ancora un piccolo giro fra le belle stradine medievale di Assisi, qualche souvenir e prodotto tipico locale e ripartiamo alla volta di Spello.

immagine della tappa g Spello

Immagine di Spello

Torniamo sulla SS75 e in soli 15 minuti arriviamo a Spello, Bandiera Arancione del Touring Club Italiano e uno dei Borghi più Belli d’Italia. Entriamo nel suo splendido centro storico, piccolo gioiello medievale da poco restaurato, attraverso una delle due porte cittadine, l’Urbica o la Consolare, quest’ultima già accesso all’urbe in epoca romana. Al suo fianco si erge una torre medievale su cui è cresciuto un albero di ulivo. Passeggiando, oltre ad ammirare i suggestivi scorci che si aprono sulla verde vallata circostante, tanti i palazzi e gli edifici religiosi che catturano la nostra attenzione, dalla trecentesca cappella Tega, al seicentesco palazzo Cruciani, anche se la vera essenza dell’arte medievale la possiamo ammirare nelle chiese – Chiesa di Sant’Andrea e Chiesa Collegiata di Santa Maria Maggiore – e nella Pinacoteca comunale: massiccia è in questi luoghi, infatti, la presenza di opere del grande pittore perugino Bernardino di Betto, detto Pintoricchio (o Pinturicchio). Andando ancor più indietro nel tempo fino agli antichi romani, poco fuori dell'abitato visitiamo la sontuosa Villa Fidelia, costruita su un antico santuario romano, parte di quella che fu l’antica Hispellum, sorta sulle propaggini meridionali del Monte Subasio.

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immagine della tappa c Spoleto

Immagine di Spoleto

Di nuovo in moto per percorre gli ultimi 35 km del nostro itinerario. Prendiamo la SS3 e in 20 minuti siamo a Spoleto, tappa conclusiva del viaggio. Dulcis in fundo è il caso di dire, perché Spoleto, anch’essa Patrimonio Unesco, sa stupirci ad ogni passo. Lasciamo la moto nel parcheggio in basso rispetto al centro storico antico, che si sviluppa in alto, e da qui prendiamo l’ascensore che in un attimo ci porta nel cuore di questa città. Passeggiamo, quindi, per le sue strade e incontriamo la bella Piazza Pietro Fontana, la grande Piazza della Libertà, e l’Arco di Druso e Germanico (figli dell’imperatore Tiberio) posto a pochi metri da Piazza del Mercato, dove sorgeva l’antico foro romano di Spoleto, chiamata “foro”, appunto, fino al Medioevo. Riserviamo il nostro ultimo sguardo al Duomo di Spoleto, che ci lascia senza parole: la sua scalinata che degrada fino all’ingresso in chiesa, con quelle linee che sembrano disegnate nel cielo dall’abile mano di un maestro, hanno il potere di commuoverci, come se i nostri occhi finora non avessero visto abbastanza bellezza.

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